I TAROCCHI E LA LORO MUSICA

Il mondo mistico dei Tarocchi è stato spesso collegato alla musica. Il noto concertista di chitarra Bruno Battisti D’Amario, per esempio, ha studiato le 22 figure degli Arcani Maggiori e ha composto per ognuna di esse una melodia, che ne spiegava la storia e che rappresentava il suo messaggio.

Il percorso morale insito nelle carte è stato quindi trasformato in musica. Chi ascolta queste note si accorge subito che è un tipo di musica diversa: è un genere unico che aiuta, chi lo desidera, ad intraprendere un percorso di conoscenza di se stessi, di armonia con l’ambiente e con gli altri.

Il concertista è riuscito a trovare il sottile collegamento che unisce gli Arcani ed ha, allo stesso modo, composto brani che guidano l’ascoltatore in questo percorso morale.

Il Maestro, comunque, non è stato l’unico a collegare i tarocchi alla musica: il primo progetto di creare un mazzo di carte musicali risale al 1997 ed è stato realizzato nel 2007, insieme ad un libro e un cd.

Il testi sono riusciti a spiegare i misteri degli Arcani e a guidare gli ascoltatori attraverso un viaggio mistico di saggezza e riflessione.

Alcuni cantautori hanno dedicato un intero concerto ai “Tarocchi Musicali” suonati per lo più al pianoforte: ogni brano era associato al significato di una delle carte dei tarocchi e forniva, quindi, indizi o suggerimenti al pubblico che sorteggiava di volta in volta le canzoni.

Associare la musica ai tarocchi, è stata senz’altro un’idea originale e degna di attenzione: è un’esperienza mistica di conoscenza, adatta sia a chi se ne intende sia a chi è semplicemente incuriosito dal mondo delle carte e da quello della musica introspettiva.

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