Le tecniche di stampa, che nel corso dei secoli si sono susseguite per la creazione dei tarocchi e per le carte da gioco, sono state innumerevoli. È presumibile che anticamente fossero stampati su pergamena o incisi su tavolette di legno; nei secoli successivi, si passò alla stampa su legno di pero (per morbidezza e robustezza) come matrice per i tratti, congiuntamente agli stampini per l’applicazione dei colori.
Verso la metà del XV secolo, le tecniche di stampa furono perfezionate prima con la xilografia, poi con la calcografia e, alla fine del secolo, con l’invenzione dei caratteri mobili.
Il progresso della stampa fece nascere le prime Fabbriche di mazzi di Tarocchi, che erano stampati su foglio unico, numerati, rozzamente colorati e tagliati. Il prezzo era ovviamente superiore alle carte comuni, dato il maggior numero.
Tuttavia la stampa introdusse sul mercato mazzi a basso costo che favorirono la diffusione del gioco. Nell’Ottocento, in concomitanza con la Rivoluzione Industriale, si passò all’uso delle macchine di stampa quadricromie (che modificarono notevolmente i colori più antichi di certi cartai) ed oggi i tarocchi sono disegnati e riprodotti soprattutto mediante tecnologia informatica (penne grafiche e digitalizzazione).